Buratto: disambiguazione
Per definire che cos’è il buratto, è necessario stabilire a quale ambito si sta facendo riferimento: questo termine, infatti, può avere significati diversi a seconda del contesto.
- La parola buratto, ad esempio, veniva utilizzata in passato per indicare il setaccio ed esiste tutt’ora come forma arcaica;
- nella sua variante “buràz” o burazzo, il termine è presente in alcuni dialetti dell’Emilia Romagna e significa strofinaccio;
- nella giostra del Saracino, giostra cavalleresca ad ispirazione medioevale che si tiene ad Arezzo tutti gli anni ad Agosto rappresenta un automa sfidato dai cavalieri.
- Al di là delle forme arcaiche e dialettali, il buratto è un macchinario che viene utilizzato per rifinire corpi metallici, di pietra o di vetro: questo contenitore, che ha la forma di barile o tamburo, accoglie i vari pezzi che appunto devono essere lavorati.
La burattatura
La procedura di pulizia eseguita sui pezzi viene definita burattatura, dal nome del contenitore, è può effettuare:
- una pulizia delle bave di taglio, ruggini e calamina, quando i pezzi sono stati ottenuti tagliando una lamiera tramite ossitaglio o taglio al plasma (con pezzi di metallo molto duri, quale manganese o altri);
- una operazione di levigatura per il vetro (solo con acqua);
- una lucidatura per le pietre (con sabbia abrasiva e acqua).
Il tamburo/buratto ruotando (con velocità e tempistiche diverse per ogni materiale e risultato) sfrutta l’azione abrasiva o di sfregamento meccanico ottenendo una migliore pulizia/lucidatura/levigatura dei materiali impiegati.
Come avviene la burattatura
In genere, l’operazione viene eseguita inserendo all’interno del buratto i vari corpi da lavorare insieme a prodotti chimici/pezzi metallici/acqua o sabbia abrasiva e, in alcuni casi, ad altri materiali funzionali per portare a termine il processo: l’azione di componenti abrasivi e composti chimici di vario genere permette la lavorazione del pezzo che, una volta pulito da eventuali sbavature e difetti, sarà pronto per essere utilizzato.
Generalmente, il materiale abrasivo può essere utilizzato sia come strumento tramite il quale la sostanza chimica viene a contatto con i pezzi da lavorare, sia come sostanza primaria che modifica i pezzi inseriti nel buratto.
I vantaggi della barilatura
Il processo di barilatura, altro termine utilizzato per definire questa operazione (che deriva sempre dal tipo di contenitore) comporta una serie di vantaggi, che riguardano essenzialmente la possibilità di lavorare più pezzi contemporaneamente e in tempi ridotti; essendo un’operazione condotta da un macchinario, inoltre, si ha la possibilità di lavorare un’ampia gamma di pezzi, di forma, materiale e dimensioni molto differenti.
Come la maggior parte dei processi industriali che richiedono un intervento dell’uomo minimo, quindi, i vantaggi risultano essere il minor tempo di lavoro e la maggior efficienza.
I vantaggi del buratto
In altre parole, l’utilizzo del buratto per lavorare i vari pezzi di metallo, pietra o vetro non solo consente di avere pezzi di qualità superiore (in quanto puliti e levigati) ma permette anche di ridurre i costi; lo stesso lavoro condotto manualmente richiederebbe un tempo decisamente superiore e, in alcuni casi, non sarebbe possibile su qualsiasi tipo di pezzo.
I buratti, infine, rappresentano un macchinario pratico e facile da utilizzare nonché versatile: i diversi pezzi, infatti, possono essere lavorati in maniera differente in base alle caratteristiche del pezzo stesso.
Il sistema di base che viene utilizzato, comunque, è quello già descritto e può essere indicato anche con il termine vibrofinitura; in questo caso, non si fa riferimento al contenitore ma al processo stesso, ovvero il perfezionamento di pezzi metallici, di pietra o di vetro tramite vibrazione di un buratto accompagnata dall’azione di materiali abrasivi e sostanze chimiche.
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