I produttori di macchine per taglio lamiere termico indicano limiti legati alle dimensioni di fori e aperture in misura proporzionale allo spessore tagliato.
Ma questi vincoli si possono superare. Come? Con una profonda conoscenza delle attrezzature e una lunga esperienza sul campo. Questi due fattori discriminanti permettono di ottenere una qualità della lavorazione che per molti operatori risulta inarrivabile.
Attenzione però. Il monte esperienze si traduce in qualità assoluta solo ad una condizione: che la conoscenza sia diffusa dal primo all’ultimo operatore coinvolto nel processo di produzione. Ecco perché è di fondamentale importanza il coinvolgimento e la formazione sul campo anche dei programmatori, che poi saranno gli artefici della prima fase di produzione.
Una serie numerosa di particolari tagliati con qualunque tecnologia deve aver una costante. Questa costante si chiama qualità, ripetuta dal primo all’ultimo pezzo.
Se ogni particolare non è da rifinire si ha un significativo risparmio di tempo nelle successive lavorazioni.
Se si controllano le deformazioni termiche si riducono al minimo i sovrametalli, con conseguente riduzione della lavorazione per l’asportazione del truciolo.
Il risultato finale? Il cliente è soddisfatto sia per la professionalità riscontrata sia per il risparmio economico derivante dall’efficienza del processo.
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