Ossitaglio di lamiere di acciaio industriale: tutte le applicazioni
Quando si parla di ossitaglio in associazione alle lamiere di acciaio industriale si fa riferimento essenzialmente a una tecnica di taglio.
I procedimenti utilizzati per il taglio delle lamiere in acciaio, infatti, possono essere diversi e presentare applicazioni differenti a seconda dell’utilizzo ultimo che si intende fare della lamiera.
Le tecniche più diffuse nell’ambito della lavorazione di tipo industriale delle lamiere in acciaio sono tre e prendono il nome di ossitaglio, taglio al plasma e taglio al laser.
Una volta completate le operazioni di taglio, si può procedere alle successive fasi di lavorazione delle lamiere, che vanno pulite e rifinite con il processo di burattatura, sabbiatura e lapidellatura.
Se praticato in maniera corretta e attenta ai dettagli, il taglio delle lamiere è in grado di rendere più semplici ed efficienti i passaggi successivi della lavorazione del prodotto, destinato al settore della carpenteria metallica pesante.
In che cosa consiste l’ossitaglio
La tecnica dell’ossitaglio si basa sull’utilizzo di una fiamma ossiacetilenica, che permette di tagliare lamiere di acciaio con uno spessore compreso tra gli 8 e i 150 mm.
La fiamma svolge la funzione di arroventare la lamiera, permettendone di conseguenza il taglio, mentre il successivo getto di ossigeno puro al alta pressione provvede all’eliminazione delle scorie prodotte nel corso delle operazioni di taglio.
Utilizzata già nei primi del Novecento, in seguito alla scoperta delle proprietà dell’acetilene, la tecnica dell’ossitaglio si è progressivamente evoluta, lasciandosi affiancare dalle applicazioni più recenti della tecnologia, come i software di nesting e CAD/CAM, che offrono una guida ed un controllo importante durante le operazioni di taglio.
A che cosa serve l’ossitaglio
Il settore di maggiore impiego dell’ossitaglio è quello della grande edilizia, che necessita di una grande disponibilità di lamiere in acciaio.
A differenza di quanto avviene con altre tecniche di taglio, come quella al plasma, con l’ossitaglio si ottengono spigoli vivi e non arrotondati.
Per questo motivo si tende a ricorrere all’ossitaglio ogni qualvolta ci si trova ad avere a che fare con il taglio su sagoma, piuttosto difficile da gestire con la tecnica al plasma. Rispetto agli altri procedimenti di taglio inoltre, l’ossitaglio presenta dei costi di manutenzione e di gestione dell’impianto più contenuti.
La cura e l’esperienza dell’operatore fanno la differenza
Per quanto avanzate possano essere le tecnologie utilizzate attualmente in campo industriale per il taglio delle lamine metalliche, la presenza di un operatore competente e esperto continua ad essere fondamentale per la buona riuscita dell’operazione di taglio.
La professionalità e la continua formazione sul campo possono prevenire, infatti, eventuali errori e piccole sbavature, in grado comunque di alterare il risultato finale della lavorazione.
Uno degli aspetti da prendere in considerazione per la buona riuscita delle operazioni di taglio è rappresentato ad esempio dalla composizione chimica della singola lamiera, che può presentare delle differenze a seconda dei casi.
In situazioni come queste la presenza di un operatore esperto garantisce l’adozione della strategia più indicata per il taglio impeccabile della lamiera, evitando eventuali contrattempi e problematiche in termini di spreco di tempo e di denaro.
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