Come forse saprai la piegatura è il più comune e usato metodo di lavorazione delle varie tipologie di lamiera e, com’è normale, ogni fase risulta finemente disciplinata tramite specifiche regole.
Puoi impiegare questa metodologia come processo singolo o, in alternativa, in combinazione con altri procedimenti e quasi sempre andrai a eseguire ogni operazione che interessa la piegatura a temperatura ambiente.
Le uniche eccezioni, inerenti all’esecuzione del processo a caldo, le hai per lo più nei casi in cui i pezzi da piegare ti mostrino ridotti raggi di curvatura o sezioni molto estese, questa scelta la si fa per tentare di limitare al massimo i valori e quindi l’influenza delle diverse forze implicate.
Non tutte le tipologie di piegatura sono uguali e non tutte necessitano degli stessi strumenti. Esistono infatti piegature:
– con matrice-punzone,
– a U
– a V
– a rulli
– con utensile rotante.
Analizzando i primi tre tipi di processo possiamo dire che nel primo caso il pezzo di lamiera da sottoporre a piegatura andrà posizionato su una specifica matrice e modellato al suo interno tramite la spinta di un punzone, quest’ultimo complementare alla matrice stessa.
Tale tipo di piegatura può essere eseguita sia con utensili composti che progressivi.
La piegatura a U può essere effettuata con o senza controdisco e, nel primo caso, viene eliminata la coniatura, poiché eseguirla necessiterebbe di una forza troppo grande. La piegatura e V è detta anche “a 3 punti” ed è suddivisa in 2 step, la piegatura in aria e la coniatura.
Regole di piegatura lamiera
Quando si esegue una piegatura ci sono da tenere a mente determinate regole di piegatura della lamiera e tantissime variabili.
Deformazione dell’acciaio
Inevitabile condizione quando si modifica la struttura di una lamiera utilizzando altri elementi in acciaio.
Variabili in gioco
Tipologia di materiale, lo spessore e la lunghezza del pezzo, l’angolo di piegatura espresso in gradi, le diverse tolleranze e la variante di procedimento da preferire per quello specifico lavoro.
Ma chi si occupa di piegatura ha ben chiari anche aspetti quali la scelta degli utensili, il loro perfetto funzionamento, il processo di ritorno elastico dato dalla rimozione delle diverse forze applicate, lo spostamento delle fibre che compongono il materiale con relativo schiacciamento dello spessore nella zona interessata e l’attrito che si manifesta durante lo scorrimento tra lamiera e utensili impiegati.
Non meno importante risulta essere l’orientamento dell’asse di lavoro in funzione dell’andamento della laminazione. Infatti la quota di deformazione è fortemente influenzata da questo aspetto.
Tant’è che:
- con una situazione di perpendicolarità tra laminazione e piegatura si ottengono formature severe, facilitate dalla dilatazione dei grani;
- mentre nel caso le direzioni siano parallele si hanno spesso rotture o altre tipologie di problematiche.
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