Cos’è una pressa idraulica
La pressa idraulica è una macchina utensile progettata per la compressione di un certo tipo di materiale. Per le modalità con cui sono costruite, per il principio di funzionamento di cui sono dotate e per i materiali a cui sono destinate, si differenziano in numerosi tipi e modelli.
Nella fattispecie, una pressa idraulica piegatrice, oltre alla compressione del materiale, provvede anche a dargli una conformazione fisica specifica.
A cosa serve
La funzione principale di una pressa piegatrice è quella di lavorare un foglio di lamiera per conferirgli una determinata forma.
Generalmente sono macchine ad azione verticale nelle quali la forza generata dalla pressione del circuito oleodinamico provvede alla piegatura del pezzo da produrre. In relazione ad esso, i macchinari dedicati variano per potenza, forma e dimensioni.
Nel caso in cui il processo di piegatura richieda più operazioni, è possibile una lavorazione tramite una linea di presse coadiuvate da manipolatori o robot, soprattutto se il pezzo ha dimensioni non gestibili a livello manuale. Se il pezzo è maneggevole, le varie operazioni possono essere effettuate con la stessa pressa, ma con l’ausilio di apposti alimentatori, transfer e nastri di scarico.
I maggiori campi di impiego di questi macchinari sono l’automotive e la produzione di elettrodomestici, anche se si riscontrano svariate applicazioni nell’arredamento, nella domotica e nella carpenteria civile in generale.
Tipologie di presse idrauliche
Le presse idrauliche si dividono essenzialmente in presse a doppio montante e a collo di cigno, a seconda della direzione delle parti dedicate alla compressione e, di conseguenza, della loro struttura.
Nonostante il medesimo principio di funzionamento, le macchine a doppio montante assicurano pressioni di lavoro più elevate e risultano essere più performanti.
I range standard sono da 100 a 3500 ton, da 160 a 3500 ton (per prova stampi), da 630 a 3500 ton (a triplo effetto) e da 5000 a 10000 ton (per parti di scambiatori di calore). I valori delle presse a collo di cigno sono minori: variano da 100 a 400 ton.
Piegatura lamiere di acciaio industriale
Il processo di piegatura è un tipo di alterazione plastica grazie alla quale si ottiene la deformazione della lamiera. In relazione all’angolo di raccordo, le piegature che si possono realizzare da dei semilavorati piani sono a U e V.
Per la piegatura di lamiere in acciaio industriale occorre una pressa piegatrice dotata di caratteristiche particolari e specifiche. Hanno delle strutture estremamente solide e robuste, utensileria di qualità superiore e pressioni di lavoro adeguate.
Inoltre, è necessario che ogni operatore addetto possegga un know how all’altezza della situazione in quanto l’acciaio industriale, per sua caratterizzazione meccanica originaria, ha un comportamento singolare alle sollecitazioni a cui è sottoposto durante la fase di piegatura.
È un dato di fatto che gli acciai variano le loro caratteristiche anche solo da colata a colata, nonché per eventuali difformità nel processo produttivo.
In secondo luogo, una volta piegata la lamiera, i dati di targa dell’acciaio si modificano irreversibilmente dando origine a un materiale di struttura interna e caratteristiche fisiche differenti.
Questo anche grazie all’orientamento delle fibre della struttura dell’acciaio createsi durante la laminazione. Una piegatura perpendicolare rispetto a esse e una parallela avranno conseguenze ben diverse nelle proprietà della lamiera piegata.
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