L’acciaio per la piegatura: tutto ciò che serve sapere
Con il termine acciaio si vogliono indicare una serie di leghe che sono composte da due elementi essenziali: il carbonio e il ferro. Grazie alle possibilità messe a disposizione dall’ingegneria, ai macchinari realizzati, oggi diventa sempre più semplice la piegatura lamiere di grosso spessore.
Nel campo dell’ingegneria, l’acciaio è uno dei materiali più utilizzati. Questo perché permette, grazie a delle specifiche caratteristiche, di essere utilizzato per svariati scopi. Le proprietà dell’acciaio sono: durezza, resistenza, duttilità e temperatura.
Molti anni fa la piegatura dell’acciaio non avveniva attraverso l’utilizzo delle presse piegatrici, strumento sempre più diffuso oggi per la lavorazione, ma in un unico modo: con incudine e martello.
La piegatura delle lamiere può avvenire per trasformare una lastra in una determinata forma. Le esigenze e i contesti per cui serve una piegatura possono essere molteplici.
La piegatura delle lamiere di grosso spessore
La piegatura delle lamiere di grosso spessore è un tipo di lavorazione che consiste nel piegare, deformando permanentemente, la lamiera.
Si tratta di un procedimento che prevede la flessione dell’oggetto nonostante le sue grosse dimensioni. Ciò è possibile grazie alla flessibilità del metallo, soprattutto nel punto in cui sarà piegato.
Il processo di piegatura, essendo molto delicato, richiede l’ausilio di esperti.
Tecniche di piegatura delle lamiere di grosso spessore
Per la piegatura lamiere di grosso spessore possono essere utilizzate diverse tecniche di piegatura. Tutto questo è possibile in poco tempo, ma soprattutto con mezzi all’avanguardia come le presse piegatrici, particolari strumenti adatte a lamiere di diversa natura.
L’operazione potrà essere eseguita in diverso modo a una temperatura ambiente o, in alcuni casi quando si tratta di ampie sezioni su cui lavorare, a caldo.
Tutto dipende, quindi, dalla grandezza della lamiera, ma anche dalla composizione e dal futuro utilizzo:
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- Piegatura in aria: il metallo viene penetrato da un punzone superiore che pressa la lamiera in una matrice inferiore a forma di V. Durante l’operazione la lamiera viene toccata in tre punti: uno sul punzone e due sulla matrice. L’angolo di piega non è altro che la profondità con la quale il punzone preme la lamiera nella matrice. Questa lavorazione è attuabile con la minor forza possibile e dà la possibilità di ottenere diversi angoli utilizzando sempre gli stessi strumenti. Tre sono le parole d’ordine: velocità, qualità e risparmio (economico e finanziario).
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- Coniatura: con un punzone viene effettuata la pressatura totale della lamiera fino al fondo cavo della matrice inferiore.
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- Schiacciata o appiattimento: quest’ultima tecnica prevede inizialmente una pre-piega a 26°-35° e una successiva schiacciatura in cui la lamiera può essere parzialmente o totalmente schiacciata. Questa tecnica è effettuata principalmente per evitare spigoli, ottenere una protezione dei bordi o rigidità.
Qualsiasi sia il processo adottato si prevede l’uso dell’energia meccanica. Quest’ultima viene impressa sulla lamina per ottenere il risultato desiderato.
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