Pannellatura lamiere: definizione
La pannellatura delle lamiere si effettua applicando una forza laterale ai vincoli (e non più centrale) attraverso una lama mobile, che va a deformare il pannello fino a raggiungere la forma desiderata.
Si differenzia della presso-piegatura, che consiste nell’applicazione sulla lamiera di una forza centrale (attraverso un punzone), tra due relazioni vincolari, generate da una parte fissa detta “matrice”.
I pannelli rappresentano una specifica categoria di oggetti particolarmente semplici (considerabili come un sottoinsieme del più vasto universo della lamiera) derivati dalla lamiera a seguito di un processo di lavorazione, chiamato appunto pannellatura. Tali pannelli sono oggetti di forma parallelepipedale su base rettangolare e di altezza molto ridotta rispetto alla base.
Pannellatura lamiere: come viene impiegata
La pannellatura delle lamiere viene generalmente impiegata per la realizzazione di semilavorati destinati alla creazione di rivestimenti (anche a fini di isolamento termico/acustico) e di coperture coibentate.
L’attuale tecnologia applicata a macchine pannellatrici automatiche consente la realizzazione di elevati volumi di pannelli di qualità elevata, prodotti in tempi record.
Altro vantaggio dell’utilizzo della pannellatura come sistema di piegatura delle lamiere risiede nella qualità sotto il punto di vista estetico: rispetto ad altri metodi di piegatura lamiere, i pannelli lavorati conservano infatti pressoché intatta la propria superficie.
Materiali usati nella pannellatura
Per la realizzazione di pannelli in lamiera vengono utilizzati diversi tipi di materiali metallici, in base a quello che dovrà essere l’uso finale. I materiali generalmente utilizzati sono l’alluminio, il rame, lo zinco e l’acciaio.
L’alluminio e l’acciaio associano durezza a leggerezza, caratteristiche che lo rendono resistente agli sforzi di tipo meccanico, abbinate ad una grande facilità di installazione.
Il rame viene invece preferito per i pannelli destinati a fungere da copertura, in quanto il basso grado di dilatazione termica che lo contraddistingue lo rende particolarmente adatto alle alte temperature.
La scelta sullo zinco ricade invece in caso di esposizione a liquidi, grazie alla propria capacità di resistere agli agenti corrosivi.
Pannelli sandwich coibentati
Una particolare tipologia di pannelli sono sicuramente quelli chiamati “Pannelli sandwich coibentati”. Come infatti suggerisce la parola, si tratta generalmente di due pannelli di lamiera uniti tra di loro e riempiti di materiale idoneo all’utilizzo finale.
Solitamente le lamiere che formano i due lati dei pannelli coibentati sono realizzate in acciaio zincato ed il riempimento consiste in materiale isolante che può essere sia di origine organica sia inorganica (ad esempio la schiuma di poliuretano, la lana di roccia o il sughero). I due pannelli di lamiera vengono pressati tra di loro affinché il materiale isolante diventi solidale con le pareti, garantendo la solidità strutturale dell’elemento.
I pannelli coibentati trovano una vasta applicazione sia nell’edilizia industriale sia in quella residenziale, tipicamente per la realizzazione di coperture e pareti interne o perimetrali.
Ad esempio i pannelli sandwich coibentati possono essere utilizzati per la sostituzione di vecchie coperture in lastre di cemento e amianto, ormai vietate da diversi anni, rappresentando una soluzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico sia logistico: i costi di realizzazione risultano infatti contenuti, i pannelli sono facili da trasportare e da installare e la loro applicazione concorre alla funzione di schermo isolante.
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