Una sabbiatrice è un particolare tipo di macchinario che, attraverso un getto di sabbia e aria ad alta pressione, è in grado di erodere la parte più superficiale di un materiale.
Questo procedimento è molto utilizzato in vari campi poiché si tratta di una lavorazione piuttosto versatile, che fornisce risultati soddisfacenti e in breve tempo.
Esistono inoltre diversi tipi di sabbiatura, a secco o per via umida, da utilizzarsi a seconda del pezzo o del materiale che debbono essere trattati.
Scopriamo ora tutti dettagli di questo particolare tipo di lavorazione.
COSA SONO LE SABBIATRICI
Le macchine sabbiatrici, come già detto, sono tecnologie utilizzate per la pulizia superficiale di materiali.
Ogni macchinario è composto da tre elementi principali: un compressore, una sabbiatrice e un ugello. Il compressore comprime l’aria all’interno di un serbatoio dal quale, grazie a una valvola di sfogo, fuoriesce un getto d’aria. A questo punto la sabbiatrice miscela la sabbia al getto d’aria ed è in grado di regolarne le proporzioni in funzione del pezzo da sabbiare.
Infine, tramite l’ugello, il sabbiatore può indirizzare il getto e regolarne l’intensità. Dato che la pressione dell’aria è molto elevata, colui che si occupa della sabbiatura deve lavorare inserendo solamente le braccia in appositi guanti uniti alla vasca, sulla quale sono apposte finestre in plexiglass.
A COSA SERVONO
Tramite il processo di sabbiatura è possibile asportare strati di ossido, calcificazioni o vernici, lasciando la superficie sottostante pronta per essere verniciata e libera da tutte le impurità.
La sabbiatura, però, è anche un procedimento utilizzato per rendere opache superfici lisce, come ad esempio quella del vetro. L’effetto opaco risultante dipenderà dalla dimensione della graniglia utilizzata e della pressione del getto della sabbiatrice.
SETTORI DI IMPIEGO
Le sabbiatrici sono usate principalmente nel settore edilizio e industriale meccanico, ma accanto a questi usi ve ne sono anche altri meno conosciuti, come per esempio l’incisione su marmo e pietre.
In particolare, per quanto riguarda la sabbiatura di lamiere di acciaio o altri metalli che possono presentare ruggine o altre sostanze estranee, la sabbiatura permette di ripulire tutte le impurità e di rendere la base idonea all’applicazione di rivestimenti anticorrosivi e protettivi.
Può però accadere che, durante il procedimento, lamiere troppo sottili si deformino a causa dell’elevata temperatura: per ovviare a questo problema si può scegliere una sabbiatura ad acqua o creare una corrente d’aria che raffreddi l’oggetto. In ogni caso, però, le superfici in acciaio o ghisa assumono un colore lucido e argenteo.
Andrea Martini dice
Aggiungerei solo che la sabbiatura è un trattamento che certamente si presta al fai da te – grazie alle pistole sabbiatrici – ma a conti fatti è sempre il caso di richiedere il parere di un esperto, soprattutto perché la tecnica usata dipenderà dal materiale, dal suo stato e dall’effetto desiderato.