Nella lavorazione delle lamiere l’ossitaglio e il taglio al plasma sono attività che oltre alla pura tecnologia richiedono una grandissima esperienza, maturata sul campo giorno dopo giorno.
Per ottenere un taglio di alta qualità non basta comprare macchine sofisticate e ultra costose sperando che possano sopperire a una effettiva mancanza di know-how.
Sia l’ossitaglio sia il taglio al plasma, anche se in misura diversa tra loro, sfruttano un processo che comporta rispettivamente una fortissima (ossitaglio) e importante (taglio plasma) deformazione termica. Questa variabile termica che subentra durante la lavorazione non è gestibile da alcun software, ma è sicuramente valutabile e controllabile dall’operatore.
Le lamiere soggette al taglio, anche se di medesima qualità, come conseguenza di diversi fattori possono avere composizioni chimiche leggermente diverse tra loro, pur rispettando le caratteristiche delle relative certificazioni. Queste differenze, che ai più risultano trascurabili, possono dare origine a difetti, anche minimi, lungo lo spessore di taglio.
Questo cosa comporta? Un crollo della qualità del taglio. Solo un operatore attento e di esperienza è in grado di correggere nella misura idonea eventuali pressioni dei gas, tempi di riscaldamento e/o velocità.
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