Il termine ossitaglio fa riferimento ad un particolare procedimento, diffuso in campo siderurgico, che permette di tagliare con facilità lamiere e profilati metallici.
Rappresenta un tipo di taglio termico che abbina in modo ottimale temperature elevate ed ossigeno. Tale combinazione dà luogo al processo fisico-chimico necessario per garantire la perfetta riuscita delle operazioni di taglio.
Cannelli e getti di gas: gli elementi fondamentali dell’ossitaglio
L’aspetto innovativo del procedimento è il fatto che il materiale oggetto del taglio non finisce a diretto contatto con gli strumenti utilizzati. Nel caso specifico questi ultimi sono costituiti da cannelli, disponibili in diverse forme a seconda del taglio che si desidera ottenere. Proprio dai cannelli hanno origine due getti di gas concentrici. Il primo permette al metallo di divenire incandescente.
Il secondo, invece, è un getto di ossigeno sotto pressione che, andando ad agire ad alte temperature sul carbonio contenuto nel metallo, porta alla formazione di una fiamma. È proprio la fiamma a consentire il taglio. La grande pressione esercitata, inoltre, favorisce l’eliminazione di eventuali residui.
L’efficienza dell’ossitaglio
È la presenza, e la differente disposizione dei 2 getti (uno esterno, l’altro interno), a rendere efficaci le operazioni di taglio e, soprattutto, a fare in modo che lo stesso sia libero, ossia effettuabile in qualsiasi direzione. Non è raro riscontrare cannelli caratterizzati da getti affiancati tra loro. In tal caso, però, è possibile tagliare il metallo in un’unica direzione.
L’ossitaglio non rappresenta una semplice azione meccanica, configurandosi come una reazione chimica vera e propria. Per tale motivo, è importante che la combinazione tra i differenti elementi in gioco, e il grado di purezza degli stessi, siano compresi entro determinati valori. In caso contrario, la resa non sarà così ottimale.
Ad esempio, ad influire sui risultati è la purezza dell’ossigeno, che riveste un ruolo fondamentale sulla velocità della reazione e, di conseguenza, sul taglio. Nella maggior parte dei casi, un grado di purezza tra il 99 e il 99,5% assicurerà tagli di qualità. Già riducendosi a valori tra il 97 e il 98,5%, i tagli saranno meno precisi.
Gli ambiti d’applicazione dell’ossitaglio
Dove trova maggiore applicazione l’ossitaglio?
Occorre specificare, innanzitutto, che questo procedimento può essere portato avanti manualmente. In alternativa, è possibile ricorrere a macchine per l’ossitaglio, che fanno affidamento su cannelli disposti in serie. In questo modo l’ossitaglio ha trovato applicazione anche in ambito industriale.
Pertanto, sia cantieri navali (soprattutto nelle operazioni di taglio e saldatura ripetute) che aziende operanti nel campo dell’ingegneria (civile ed urbana) trovano ormai estremamente pratico questo procedimento.
L’ossitaglio è ampiamente diffuso anche nelle opere di demolizione di strutture di grandi dimensioni costituite, ad esempio, da tralicci e ponti.
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