Definizione di acciaio strutturale e ambiti d’applicazione
L’acciaio strutturale, conosciuto anche come acciaio da costruzione, rappresenta la tipologia di acciaio più diffusa.
Si rivela estremamente utile in diversi settori, trovando applicazione, tra gli altri, nell’ingegneria civile e nel campo delle costruzioni meccaniche.
Viene utilizzato anche nella carpenteria, per la realizzazione di serbatoi comuni, macchine operatrici e strutture metalliche.
A favorirne l’impiego sono i suoi punti di forza: in particolare, l’acciaio strutturale è apprezzato per l’elevata resistenza alle sollecitazioni statiche.
Le diverse tipologie di acciaio da costruzione
Vengono utilizzate diverse sigle per distinguere le numerose tipologie di acciaio strutturale.
A differenziarle tra loro sono alcune caratteristiche peculiari quali lo stato di laminazione, processo meccanico attraverso il quale è possibile ottenere la diminuzione di una delle dimensioni (normalmente la pressione) delle lamine. Si ricordano, tra le sigle più note, S235, S275, S355 e DD11.
Gli acciai strutturali altoresistenziali atti alla formatura a freddo, grazie alla facile piegabilità, sono in grado di ridurre i costi di produzione e quelli relativi alla saldatura, soprattutto quando lo spessore viene ridotto al minimo.
Leggi di più su acciaio con armatura a filo, a barra, a trefolo, a treccia qui: “Tipi di acciaio strutturale“.
Le sigle più comuni: analogie e differenze
L’acciaio strutturale S235JR+AR si caratterizza per lo stato grezzo di laminazione (AR), e rappresenta un acciaio “non legato”, idoneo alla formatura a freddo. Trova applicazione nell’ingegneria civile e nella carpenteria, e viene utilizzato per la realizzazione di strutture metalliche.
L’acciaio da costruzione S275JR gode di buone proprietà di saldabilità, alle quali si affiancano discrete caratteristiche meccaniche. Normalmente si ricorre a tale acciaio per la fabbricazione di elementi strutturali a freddo, nella bulloneria e per la realizzazione di rivetti.
La tipologia S275J2+N, invece, si distingue per lo stato di laminazione normalizzato. Anche in questo caso, si tratta di un acciaio non legato idoneo alla formatura a freddo, e trova largo impiego nelle medesime situazioni indicate per l’acciaio strutturale S235JR+AR.
La tipologia di acciaio strutturale S355J2C+N presenta anch’essa uno stato di laminazione normalizzato, è non legato e idoneo alla formatura a freddo. Mostra una particolare attitudine alla formatura sui rulli e alla bordatura.
È possibile impiegarlo per rimorchi, gru, escavatori e altri macchinari, ma anche per ponti autostradali, carri ferroviari e nella realizzazione di tubi, sistemi di ventilazione, pompe, strutture edilizie. È diffuso nel settore navale e nella produzione di carri ferroviari.
L’acciaio strutturale DD11
Infine, l’acciaio DD11+AR si distingue per lo stato grezzo di laminazione. In questo caso si ha a che fare con delle lamiere a basso tenore di carbonio, che vengono laminate a caldo in continuo per la formatura a freddo.
Questa particolare tipologia di acciaio strutturale è idonea al processo di piega, e presenta limiti massimi di rottura e snervamento, ai quali si aggiungono allungamenti minimi garantiti. Può essere impiegato per le lavorazioni a freddo.
Trova larga applicazione nei campi che necessitano di un acciaio dalle buone proprietà meccaniche, unite a una discreta lavorabilità e a un’elevata durezza.
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