Negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante per ciò che riguarda il taglio delle lamiere tramite la tecnica dell’ossitaglio.
Parliamo di un tipo di taglio termico che sfrutta le alte temperature e la presenza di ossigeno per dar vita a un processo fisico-chimico particolare, il quale porta al taglio di pezzi metallici destinati ai più svariati utilizzi, secondo parametri predefiniti.
Esistono diverse tipologie di macchine da ossitaglio in commercio, le quali si differenziano essenzialmente in base a:
– struttura mobile/fissa,
– numero di cannelli,
– azionamento manuale o tramite un moderno software di nesting.
Ovviamente dovrai scegliere il macchinario che più si adatta alla tue esigenze di taglio.
I dispositivi portatili sono ad esempio consigliati per effettuare tagli grossolani durante lavori importanti, ma in cui non conti granché la precisione, ad esempio demolizioni di carcasse di autovetture.
Mentre per pezzi da produrre in serie, magari componenti strutturali, si opterà per macchine fisse, più precise e salde.
Funzionamento di una macchina per ossitaglio
Per questa specifica tipologia di taglio è necessaria un’attrezzatura relativamente poco costosa, rispetto ad altre tecniche, e performante, con incisioni che possono raggiungere i 120 cm, anche se in genere l’ossitaglio viene prediletto per tagli su lamiere decisamente meno spesse (spessore di taglio da 8 a 150 mm).
Il processo è più lento del taglio al plasma e necessita del pre-riscaldamento dei materiali, tuttavia alla singola torcia da ossitaglio si possono affiancare altri cannelli, in modo da implementare la quota lavoro della macchina e quindi la produttività.
Le superfici ottenute in seguito a ossitaglio appaiono abbastanza lisce, con una bassa quota di scorie. Tuttavia i pezzi derivati dal taglio a volte necessitano di trattamenti aggiuntivi, come la burattatura, se si ha bisogno di superfici perfettamente piane.
Settaggio e manovra attraverso un software di nesting
Abbiamo già spiegato cos’è un software di nesting: il punto fondamentale è molto semplice. Esistono in commercio diversi software per l’azionamento delle macchine da ossitaglio, caratterizzati ognuno da alcune funzioni peculiari, tuttavia ciò che li accomuna è il concetto base.
Attraverso il controllo automatizzato tramite software di nesting è possibile infatti ottimizzare i tagli su lamiera, minimizzando lo sfrido dei materiali e risparmiando in ultima analisi sui tempi, migliorando quindi la produttività.
Si possono in questo modo realizzare set di elementi, ottenuti dalla lastra di partenza, che sfruttano lo spazio al massimo, facendo quasi combaciare i pezzi confinanti. Questi software consentono anche di modificare la disposizione iniziale dei pezzi, stabilita dal programma, con un semplice click, ma contando sempre su specifici strumenti che assistono il lavoro manuale dell’operatore. In questo contesto alcuni esempi sono:
- settaggi di tagli comuni già presenti in database,
- ottimizzazione di pezzi nestati manualmente,
- movimentazioni del pezzo (traslazione, ribaltamento a specchio, rotazione),
- calibrazione lastra e dimensionamento bordi e distanze interpezzo,
- settaggio lastra per macchine multi-cannello.
Un algoritmo di nesting quindi è ottimale quando consente a te e all’azienda di risparmiare in termini di tempo, materiale ed energie spese, attraverso il calcolo del percorso di taglio migliore, grazie ai software di simulazione integrati.
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